10/10/2016
Parto da lontano per cercare di esprimere meglio il desiderio che ho espresso nel titolo. A qualcuno un pensiero così potrebbe sembrare fin troppo romantico. Ad altri potrebbe addirittura sembrare incomprensibile, ad altri anche folle. Ma quel titolo mi serviva per trasmettere, in modo più chiaro e meno critico del mio solito, la considerazione per una professione che vedo praticata con troppa superficialità e affidata troppo spesso alle mani, anzi alle menti, di persone che fanno della leggerezza un vanto. Persone che sono abili nella comunicazione, di fatto usano questa abilità per dire delle sciocchezze producendo sacche di vuoto e stupidità anche quando sembrano occuparsi di cose importanti. Ecco allora che per cercare di spiegare ancor meglio quale sia la mia visione, arrivo a dire che così come per Porfirio (filosofo, teologo e astrologo greco di origine fenicia vissuto nel II° secolo e seguace della dottrina neoplatonica) gli spiriti celesti sono i mediatori fra i fedeli e un dio, così io credo che anche gli artisti, i poeti, i filosofi siano da considerare i mediatori tra gli uomini, distratti per natura e miopi, e le realtà per così dire “spirituali” che riescono a darci il senso della vita. Artisti, poeti, filosofi … non soltanto ci rivelano la bellezza delle linee, delle rive, delle colline, dei monti, l’armonia degli alberi. Non soltanto restituiscono a quei ciechi che siamo o tendiamo ad essere noi, la vista degli splendori in mezzo a cui viviamo senza accorgercene; non soltanto restituiscono a quei sordi che siamo, l’udito e ci rivelano le armonie del vento, della pioggia, il mormorio delle foreste e delle acque; … loro ci insegnano anche la bellezza delle linee maestre della nostra esistenza, e risuscitano le anime morte, rivelando loro la grandezza dei più umili destini. Ci comunicano il loro amore della vita e noi partecipiamo con loro e grazie a loro alla potenza della loro comprensione riuscendo a farla nostra. Come fiaccole della verità permanenti, ci consentono di riaccendere alla loro calda luce le nostre anime spente.
I loro grandi cuori hanno ravvivato nei secoli, e ancora possono farlo per noi, sentimenti possenti che lasciavamo e lasciamo spegnere. Per questo motivo aspettiamo un grande poeta che riaccenderà nuovamente nei nostri cuori il sentimento del reciproco aiuto e della bellezza.
Per questo aspettiamo di vedere nuovi umanisti che sappiano ricondurre le nostre attenzioni a considerare l’essere umano come valore e interesse centrale, ponendo niente al di sopra dell’essere umano e nessun essere umano al di sopra di un altro affermando l’uguaglianza di tutti gli esseri umani.
Mi sono lasciato prendere la mano in un modo che riconosco essere abbastanza forte e vagamente visionario, al punto da far pensare a cosa c’entri tutto questo idealismo in un contesto dove le persone prestano la loro intelligenza per vendere un biscotto dicendo idiozie. È proprio per questo che ho dovuto farlo. Per cercare di evocare un certo genere di spiriti sopiti, per far riflettere sulle qualità intellettuali dei molti che le usano per sbrodolare parole senza senso o per annebbiare temporaneamente la mente di un consumatore. Mi si passi ora la metafora ma la si prenda anche come espressione precisa: non vedo iniziare la costruzione di nuove cattedrali, come quelle fantastiche che ci sono state tramandate e che oggi visitiamo nei week end o nei nostri viaggi …. Non vedo più nessuno in grado di accettare il sacrificio di impiegare la propria fantasia e il proprio tempo per costruire nuove cattedrali destinate a lasciarci piacevolmente stupiti, a farci cogliere cosa siamo capaci di fare se solo usiamo meglio il nostro tempo, la nostra intelligenza, il nostro amore e la nostra fantasia… Non vedo più queste cose nascere oggi, forse perché più nessuno è disposto a iniziare un progetto visionario che non si concluderà nel corso della sua vita, ma nel corso di quella di altri che lo seguiranno e ne proseguiranno lo spirito, la visione, la passione…
Pietro Greppi
ethical advisor
fondatore di Scarp de tenis
fondatore del Laboratorio per la realizzazione del Linguaggio universale dei segni – non verbale